Ultimi aggiornamenti

Incontro informativo – 24 Marzo

🏨 𝑺𝒆𝒊 𝒖𝒏 𝒑𝒓𝒐𝒇𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒊𝒔𝒕𝒂? 𝑽𝒖𝒐𝒊 𝒄𝒐𝒍𝒍𝒂𝒃𝒐𝒓𝒂𝒓𝒆 𝒄𝒐𝒏 𝒏𝒐𝒊?🤝Vieni a conoscerci meglio!Il prossimo incontro informativo si terrà:📍 Venerdì 24 Marzo

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Concerto per l’Hopitaly Vezo

➡️ 𝐕𝐞𝐧𝐞𝐫𝐝ì 𝟑𝟏 𝐌𝐚𝐫𝐳𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟗:𝟒𝟓 grazie all’impeccabile organizzazione in un gruppo di nostri volontari romani vi aspetta

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Cena per l’Hopitaly Vezo

Non dobbiamo perdere tempo! Giovedì 2 marzo ti aspettiamo a Casalecchio per una fantastica 𝒄𝒆𝒏𝒂 𝒃𝒐𝒍𝒐𝒈𝒏𝒆𝒔𝒆 𝒂 𝒔𝒐𝒔𝒕𝒆𝒈𝒏𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍’𝑯𝒐𝒑𝒊𝒕𝒂𝒍𝒚

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Incontro informativo – 22 Febbraio

 𝑺𝒆𝒊 𝒖𝒏 𝒑𝒓𝒐𝒇𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒊𝒔𝒕𝒂? 𝑽𝒖𝒐𝒊 𝒄𝒐𝒍𝒍𝒂𝒃𝒐𝒓𝒂𝒓𝒆 𝒄𝒐𝒏 𝒏𝒐𝒊?Vieni a conoscerci meglio!Il prossimo incontro informativo si terrà: Mercoledì 22 Febbraio 2023 alle

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LA NOSTRA STORIA

Tutto nasce per caso...

Alcuni amici decidono di costruire un resort ad Ampasilava, nel sudovest del Madagascar. Ben presto la popolazione del villaggio viene a conoscenza della presenza di un medico. Comincia la richiesta di visite e in poco tempo il numero di persone che necessitano di interventi aumenta e attrezzarsi in modo più adeguato diventa una necessità primaria.

Nel settembre 2006 viene realizzato un piccolo ambulatorio, dotato di microscopio, elettrocardiografo, defibrillatore e poche altre attrezzature.

Emerge l’esigenza di acquisire altri strumenti diagnostici: come procurarsi un ecografo? Costituire un’associazione è sembrata essere la via più appropriata. Il gruppo di amici, stimolato in particolare da Alessandro Pasotto e da sua moglie Rosanna Tassinari dà vita all’Associazione Amici di Ampasilava.

L’ambulatorio diviene punto di riferimento per la popolazione locale. Il numero crescente dei pazienti e la complessità delle prestazioni sanitarie richiedono un continuo potenziamento dell’attività e della strumentazione necessaria. Nel settembre 2007 si avvia la progettazione di un piccolo ospedale. Il progetto viene apprezzato e sostenuto dalla popolazione.

Tra il progetto tecnico e la sua realizzazione passa meno di un anno. Il gruppo iniziale di soci ci crede e ci credono le persone che li sostengono. Il terreno su cui viene costruito l’ospedale è indicato e reso disponibile dalla comunità locale nel villaggio di Andavadoaka a pochi chilometri da quello di Ampasilava dove il gruppo dei fondatori risiedeva.

Un sogno diventa realtà: il 15 ottobre 2008 si inaugura la struttura che si chiama “Hopitaly Vezo” dal nome dell’etnia prevalente in quel territorio.

Ci piace sottolineare che si tratta di un ospedale voluto dalla popolazione malgascia e che lo stesso ospedale è stato donato dall’Associazione alla comunità locale e fa ufficialmente parte della rete di cure dello stato malgascio.

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TERRITORIO E CONTESTO ISTITUZIONALE

L'Ospedale Vezo

L’Hopitaly Vezo è da sempre inserito nel tessuto politico e sociale del territorio di Andavadoaka – Comune di Befandefa – Regione di Tulear.

L’Ospedale è stato donato dall’Associazione alla Comunità contestualmente alla sua edificazione in un luogo indicato dalla Comunità stessa (link con documento di donazione).

 

L’autorizzazione a operare come ospedale in territorio malgascio ha origine dall’Accorde de Siège (vedi documento): un accordo tra l’Associazione, il Ministero degli Affari Esteri e altre strutture governative. 

Il suo inserimento a tutti gli effetti nella rete delle strutture di cura malgasce è accreditato da convenzioni periodiche con il Ministero della Salute Pubblica. Attraverso le convenzioni si stabiliscono, di volta in
volta, le collaborazioni su specifici progetti e su percorsi diagnostico-terapeutici quali ad esempio la lotta alla TBC (vedi link sezione attività) e l’assegnazione all’Ospedale di materiali e professionisti dipendenti dal Ministero stesso.

Attiva è anche la collaborazione con altre ONG presenti sul territorio. Con Blue Ventures e le sue unità di interventi sanitari esiste da tempo un protocollo d’intesa per il coordinamento di azioni di educazione sanitaria e di igiene pubblica.

Con l’ONG Steph’Andava è particolarmente attiva la collaborazione in merito a interventi educativi specie riferiti all’utilizzo dell’acqua pulita e dell’educazione dei giovani alle malattie sessualmente trasmesse.